"...La quiete che man mano si costruisce tornando con assidua e delicata cura al respiro non è però che il nido da cui partire e a cui tornare, non è la meta nè la Via, solo un suo passo. Ci si affeziona facilmente a quella quiete, la si scambia per pace, si pretende di non lasciarla mai e si vive tutto quello che la disturba come nemico, si crede di poter prima o poi vivere in una bolla di serena separatezza da tutto il resto, dalla nostra stessa vita. La pratica della consapevolezza invece ci collega, ci connette, non più attraverso le opinioni, le preferenze, i concetti, ma attraverso il respiro e la visione profonda e intuitiva che il sostare nella serenità fa sorgere....
...E' meraviglioso lasciarci disturbare dalla vita, dagli altri e nello stesso tempo non restarne schiacciati. Non si tratta di essere imperturbabili, ma imperturbati dal turbamento, accogliere ogni visitatore, e si sa, i più scomodi e molesti hanno grandi doni in tasche nascoste..." da Il silenzio è cosa viva - Chandra Livia Candiani