YOGA Ravenna
Paola Salerno

L'invocazione prma della pratica non viene fatta solo per ottereun inizio beneaugurale: costituisce, di per sé, un orientamento. Lo yoga richiede una particolare forma mentale o un particolare atteggiamento mentale. Richiede una mente meditativa, una mente composta, unificata, e un tale atteggiamento mentale si può ottenere rapidamente con la recitazione di un mantra.

Oggigiorno gli studenti di yoga (fra)intendono gli asana come esercizi, e perciò iniziano la pratica con esercizi muscolari per scaldare ed elettrizzare il corpo e la mente. Questo è un modo errato di dare inizio alle pratiche yoga. Uno studente di yoga deve iniziare la sua pratica con una mente yogica, che si raggiunge anche attraverso l'invocazione. La recita dell'invocazione, perciò non deve divantare un mero rituale o una formalità, ma deve poter condurre a una mente unificata.

La posizione seduta che si assume viene ben descritta nella Bhagavad-Gita: samam kaya-siro-grivam, dharayann acalam sthirah (sempre allo stesso modo mantenedo immoti il corpo, la testa e il collo, stando fermo, guardando fissamente la punta del naso e senza guardare lo spazio d'intorno BG VI, 3). Lo sguardo deve essere diretto verso la punta del naso, in modo che non vi sia distrazione della mente. La posizione seduta deve essere assunta con una consapevolezza cerebrale, muscolare e scheletrica del corpo che comprende il corpo, la mente, le ossa, i tessuti, i muscoli della pelle. Anche il respiro deve essere condizionato da questa posizione seduta e deve essere regolare e rinforzato.

Il prana (il respiro) deve permeare la colonna vertebrale, ovvero la colonna vertebrale deve essere "pranizzata". Il respiro deve divenire tale da iniziare a pranizzare la colonna e la colonna deve governare tutto il corpo. Per ottenere ciò esiste una particolare tecnica respiratoria nella quale si fa iniziare l'inspirazione dalla regione apanica, cioè dal perineo.

Anche il cervello e il volto vanno aggiustati pranicamente per mezzo di un'espirazione, in modo che la consapevolezza empirica, l'ego, venga drenato via attraverso il fluire dell'espirazione.

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