YOGA Ravenna
Paola Salerno

Mi è capitato spesso negli anni di imbattermi in questo nome senza realmente conoscerne la storia. Mi è capitato anche di trovare diverse Scuole di yoga in vie che portavano questo nome. Poi leggendo e conoscendo meglio la storia di Giordano Bruno la sincronicità è stata evidente. Lo ricordo, nell'anniversario della sua atroce morte (il 17 febbraio del 1600), con cuore, per il coraggio e la forza d'animo che ha dimostrato, con gratitudine per quell'idea che ha portato avanti fino alla morte.

Giordano Bruno elabora una nuova teologia dove Dio è intelletto creatore e ordinatore di tutto ciò che è in natura, ma nello stesso tempo Natura stessa divinizzata. “Dio è Tutto” e “Tutto è Dio”, una visione per cui ogni cosa è permeata da un Dio che risiede nell’essere, per cui l’Universo o la natura sono equivalenti a Dio. Per le sue convinzioni, giudicate eretiche, fu condannato a bruciare al rogo dall’inquisizione della Chiesa romana il 17 febbraio 1600.


“Io dico Dio tutto infinito, perché da sé esclude ogni termine ed ogni suo attributo è uno ed infinito; e dico Dio totalmente infinito, perché tutto lui è in tutto il mondo, ed in ciascuna sua parte infinitamente e totalmente: al contrario dell’infinità dell’universo, la quale è totalmente in tutto, e non in queste parti (se pur, riferendosi all’infinito, possono esser chiamate parti) che noi possiamo comprendere in quello."

(G. Bruno, Dialoghi metafisici, Firenze, Sansoni 1985, p. 382)