YOGA Ravenna
Paola Salerno

Molto spesso mi domandano spiegazioni sul metodo Iyengar, e ancora sul perchè esistano tanti diversi metodi yoga. Negli anni ho compreso sempre meglio come in realtà lo yoga più che un metodo sia un mezzo. Il rischio dello yoga dei nostri tempi è infatti quello di confondere le posizioni con il fine mentre il fine dello yoga è ben altro. Yoga è unione. Il fine dello yoga è il raggiungimento del Samadhi, dell'Unione Universale, dell'Autorealizzazione.

Certo ci sono metodi che si basano più sulla pratica delle asana rispetto ad altri in cui l'attenzione è principalmente rivolta alla mente, ma in ogni caso le posizioni e lo yoga inteso come pratica delle asana è il mezzo per tale raggiungimento. E' come dire: voglio raggiungere quella meta, che cosa utilizzo, la bici, la macchina, l'aereo, il treno... ma il mezzo non è il fine, la bici (o le asana) non sono il fine ma solo un valido strumento che possiamo utilizzare per raggiungere quella meta.

Non è facile. Occorre restare sempre focalizzati sull'obiettivo per non perdersi nelle vie laterali del cammino. A volte infatti le asana diventano un alimento prediletto dell'ego che si sazia all'infinito e diventa sempre piu ingombrante con l'avanzare della pratica e dell'esperienza delle posizioni base. In altre parole aumentando la pratica, diventando esperti nelle posizioni facili, si procedere all'esecuzione delle posizioni più avanzate soprattutto per soddisfare bisogni di ego piuttosto che per entrare in contatto con l'Atman in situazioni totalmente diverse a cui non siamo abituati, che ci destabilizzano gli equilibri, che destrutturano le routine, le certezze. Umilmente poniamoci dinnanzi alla pratica. Con il cuore e non con la mente, con il sì che sia sì e sì.

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