Una volta raggiunta una buona padronanza delle asana, in particolare la capacità di restare seduti in modo stabile e lungamente in una posizone senza avvertire disagio, il praticante di yoga comincerà ad addentrarsi nella pratica del pranayama con una discreta preparazione di base.
Le basi del pranayama sono la consapevolezza del respiro, inteso come attenzione focalizzata su come il respiro muove il corpo. Nella prima fase di osservazione sdraiatevi a terra con una coperta piegata in tre lungo la schiena, natiche a terra, gambe distese ed aggiungete una coperta sotto la testa. Mettete un sacchettino sugli occhi o un asciugamanino ripiegato in modo da rilassarsi più facilmente e ritirare verso l'interno i sensi. Entrate in savasana, poi cominciate ad osservare il movimento dei polmoni, come l'aria entra ed esce sollevandoli, cercando di rendere omogeneo il flusso, eguagliando l'aria che entra nei due polmoni. Senza forzare, semplicemente osservando con grande consapevolezza.